i comunica che dal 15 aprile al 30 maggio 2024, è aperta la procedura informatica per la compilazione e registrazione delle domande Bando Isi 2023
La base giuridica più diffusa (e abusata) per il trattamento dei dati personali è il consenso. Per considerarsi legittimo il consenso deve essere espresso liberamente e differenziato per ogni singolo trattamento.
Ammontano a 508 milioni di euro le risorse messe a disposizione da INAIL in finanziamenti a fondo perduto per la realizzazione di progetti di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Ogni trattamento di dati personali deve far riferimento ad una valida base giuridica per essere lecito.
Il titolare del trattamento prima di trattare dei dati personali deve fornire all’interessato una serie di informazioni riguardo a ciò che intende effettuare. Queste informazioni vanno rese in forma concisa, ma soprattutto trasparente e comprensibile.
Con l’Interpello n. 5/2023 la Commissione esprime un parere in merito all’obbligo del preposto in azienda. Nel merito, sottolinea che la volontà del legislatore, con le modifiche apportate al D.Lgs. 81/2008 dalla Legge 2015/2021, sia stata quella di rafforzare il ruolo del preposto e che sussista sempre l’obbligo di una sua individuazione.
Le attività richieste dalla Direttiva Whistleblowing, per essere a norma di legge, devono essere svolte e impostate nel rispetto del Regolamento Europeo per la Protezione dei Dati Personali (GDPR, detto anche Regolamento Privacy).
Una recente sentenza della Cassazione (quarta sezione penale n. 38914 del 25 settembre 2023) ha contestato a un Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) una responsabilità per omicidio colposo a seguito di incidente sul lavoro.
Nel 2018 è stata pubblicata la norma italiana UNI 11719. La norma, indirizzata ai datori di lavoro, costituisce uno strumento obbligatorio, richiamato dal D.lgs.81/2008, per definire e attuare un programma di protezione delle vie respiratorie, degli APVR (Apparecchi di Protezione delle Vie Respiratorie).
L’istituto del whistleblowing, con l’introduzione del termine segnalatore o segnalante di fatti illeciti è stato introdotto nell’ordinamento italiano dalla legge 6 novembre 2012 n. 190 nota anche come “legge anti corruzione”. Dal termine whistleblower proviene whistleblowing, termine con il quale si identifica la denuncia di fatti illeciti di cui Il segnalante è venuto a conoscenza durante la propria attività lavorativa.