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WHISTLEBLOWING – ADEGUAMENTO ENTRO IL 17 DICEMBRE 2023

WHISTLEBLOWING – ADEGUAMENTO ENTRO IL 17 DICEMBRE 2023

L’istituto del whistleblowing, con l’introduzione del termine segnalatore o segnalante di fatti illeciti è stato introdotto nell’ordinamento italiano dalla legge 6 novembre 2012 n. 190 nota anche come “legge anti corruzione”.
La parola whistleblower è un termine inglese che deriva dalla frase to blow the whistle, letteralmente «soffiare il fischietto», probabilmente riferita all’azione di un poliziotto che tenta di fermare un’azione criminosa allertando altri poliziotti e, in modo più generico, la collettività.

Dal termine whistleblower proviene whistleblowing, termine con il quale si identifica la denuncia di fatti illeciti di cui Il segnalante è venuto a conoscenza durante la propria attività lavorativa.

Grazie al soggetto che denuncia gli illeciti di cui è venuto a conoscenza, nello svolgimento del rapporto di lavoro, è possibile prevenire pericoli, come quelli legati alla salute, alle truffe, alla corruzione.

Per garantire che i segnalanti vengano protetti adeguatamente da eventuali ritorsioni, il 16 dicembre 2019 è stata poi pubblicata la Direttiva UE 1937/2019 sul Whistleblowing.

Il D.lgs 24/2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 10 Marzo 2023 recepisce la Direttiva UE 1937/2019 in merito alla protezione delle persone, definiti “Whistleblower” (segnalatori), che denunciano appunto violazioni dei diritti stabiliti nell’Unione.

I soggetti obbligati ad adeguarsi alla Legge Whistleblowing e le SCADENZE:

Dal 15 Luglio 2023

  • Tutte le aziende nel settore privato con più di 250 dipendenti a prescindere dall’adozione o meno di un Modello Organizzativo ex D.lgs. 231/2001;
  • Tutti i soggetti del settore pubblico (PA), compresi i soggetti di proprietà o sotto il controllo di tali soggetti, nonché per i Comuni con più di 10.000 abitanti;

Dal 17 Dicembre 2023

  • Tutte le aziende nel settore privato che abbiano impiegato nell’ultimo anno una media di lavoratori subordinati tra i 50 e i 249, a prescindere dall’adozione o meno di un Modello Organizzativo ex D.lgs. 231/2001.

A fronte di questo nuovo adempimento sarà necessario aggiornare la procedura del trattamento dei dati personali (Privacy).

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